Una storia

Il sito web di Taranto Siderlandia pubblica un articolo in cui si racconta la storia di un immigrato in Italia.
Lo straniero in questione si chiama Ibra, viene dal Ghana, a quanto pare è un richiedente asilo.
L’autrice dell’articolo l’ha conosciuto durante un corso di lingua italiana per stranieri, ed è rimasta in contatto con lui, facendosi raccontare la sua storia.
Dice Ibra che è stata la televisione a spingerlo a venire in Europa. Le immagini che passavano sullo schermo raccontavano di un posto dove c’è il benessere e dove ci sono opportunità di lavoro. Arrivato in Italia, però, si è accorto che la realtà è un po’ diversa. Stabilitosi a Taranto, dove ha lavorato in un’azienda di mobili, al suo licenziamento ha dovuto cambiare non solo città, ma anche regione. Si è spostato a Lecco, perché si diceva che a nord il lavoro c’era. Infine si è trasferito a Bergamo.
Interessante è anche il racconto che lui fa del viaggio che ha dovuto affrontare per arrivare in Italia, attraverso Burkina Faso, Niger e Libia. Per due volte il pullman su cui viaggiava è incappato in posti di blocco organizzati dagli algerini che hanno derubato i passeggeri. In Libia ha dovuto lavorare per racimolare i soldi che servivano per pagarsi il viaggio con i barconi attraverso il Mediterraneo. Sbarcato a Lampedusa, è passato poi da Catanzaro, per poi arrivare a Taranto dove è rimasto più di un anno e mezzo.
Ibra racconta di persone buone che gli hanno fatto lezione, lo hanno ospitato e trattato come un figlio, e racconta di persone cattive, che gli hanno chiesto soldi in quantità e con cui ha dovuto litigare.
Sono quattro anni che non vede i suoi genitori, ma con loro rimane in contatto telefonicamente. Di certo non vorrebbe farli trasferire in Italia, conscio delle difficoltà che bisogna affrontare, e che un giovane affronta con animo diverso rispetto ad un anziano. Ma conta di continuare a spedire loro un po’ di denaro per farli vivere tranquilli.
Ci voleva Siderlandia per raccontare per intero una storia di quelle che sui giornali nazionali e locali ormai non trovano posto. Ci auguriamo che l’Italia offra ad Ibra le opportunità di cui ha bisogno.

Lascia un commento