Bari, la vergogna dei Cie

Vari incontri sono previsti per il primo marzo in tutta Italia, nell’ambito della terza edizione della giornata di sciopero degli immigrati.
A Bari sono previsti due eventi. Uno organizzato dalla politica, nel palazzo comunale, e uno organizzato dalla Rete Primo Marzo, in piazza Umberto I, più o meno nello stesso orario.
Al primo evento parteciperà il sindaco, un assessore regionale, un assessore comunale e quattro avvocati.
Si parlerà in particolare dei respingimenti e dei Cie.
Quello dei respingimenti è un argomento particolarmente d’attualità, considerato che solo da pochi giorni l’Italia è stata condannata a risarcire alcuni dei profughi che aveva respinto.
Il secondo argomento interessa particolarmente Bari, che ospita suo malgrado il Centro di Identificazione ed Espulsione di Palese.
Gli organizzatori dell’iniziativa si augurano che le loro proposte e i loro suggerimenti vengano recepiti dal nuovo governo e che si possa andare oltre la stagione dei respingimenti e della detenzione, inaugurando il tempo dell’accoglienza dove “la convivialità delle differenze sia esaltata nel segno della pace e dell’uguaglianza”.
L’evento in piazza Umberto I invece è organizzato nell’ambito della Rete Primo Marzo.
Sul sito ufficiale si può leggere l’elenco completo delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia, tra cui un presidio a Milano, un corteo pomeridiano a Firenze, uno mattutino a Napoli.
Gli organizzatori raccomandano di indossare indumenti, braccialetti, nastrini gialli, perché questo è, come di consueto, il colore simbolo della giornata.
Nel corso di questi eventi verrà distribuito un volantino-copripassaporto con la prima e l’ultima frase della Carta Mondiale dei Migranti di Goree.
La carta è stata approvata a febbraio dell’anno scorso, durante il World Migrants Forum. L’incontro si era svolto sull’isola di Goree, nei pressi di Dakar, nel Senegal.
Il luogo era stato scelto in quanto per più di tre secoli venne usato come base per la tratta degli schiavi.
Il missionario italiano Alex Zanotelli, che andò sull’isola per partecipare al meeting, la definì “l’Auschwitz dell’Africa”.
L’articolo che scrisse è stato pubblicato da Nigrizia.

Lascia un commento