Cuneo, arrestati due passeur

Un cinquantenne senegalese e un quarantenne originario della Guinea sono stati arrestati dai carabinieri in provincia di Cuneo con l’accusa di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. Rischiano dai cinque ai quindici anni di carcere.
I due, a bordo di due furgoni presi a noleggio, stavano tentando di accompagnare in Francia 34 immigrati di varie nazionalità. Il viaggio sarebbe costato circa 100 euro a testa.
In 14 erano privi di documenti, gli altri 20 invece erano o erano stati richiedenti asilo: per alcuni di loro la domanda era già stata respinta. I due passeur invece risultano residenti in Francia. Si trovano ora nel carcere di Cuneo.
Scrive Repubblica che del “carico di esseri umani” facevano parte anche due bambine ivoriane di 3 e 9 anni. Al momento gli stranieri che non sono stati arrestati sono stati tutti portati in una struttura gestita dalla Croce Rossa, per essere rifocillati e ospitati, in attesa della decisione di un eventuale rimpatrio.
La notte di Natale, nella stessa zona, era stato fermato un ivoriano che cercava di portare in Francia 15 africani.
La settimana scorsa invece a Udine è stato arrestato, con la stessa accusa, un pakistano di ventisei anni. Nel suo caso però il tragitto era opposto: stava accompagnando in Italia quattro stranieri, tra cui un afghano quindicenne, provenienti dall’Austria.
Alla vigilia di Capodanno è stata diffusa la notizia di un prete-passeur che avrebbe patteggiato due anni di reclusione dopo essere stato fermato nei pressi del Monte Bianco con a bordo alcuni nigeriani irregolari respinti dalle autorità francesi. Ovviamente la notizia non è ripresa dai principali mass media, trattandosi di un prete straniero: un nigeriano trentaquattrenne “che ha detto di essere un pastore della Chiesa cristiana pentecostale del casertano”.

Aosta, accompagnamento al Cie

Un quarantatreenne tunisino è stato fermato dalla polizia ad Aosta e accompagnato al Cie di Torino. Tre mesi fa gli era stato negato il rinnovo del permesso di soggiorno a causa di imprecisati precedenti penali. Gli era stato ordinato di lasciare l’Italia entro 15 giorni, ma a quanto pare l’uomo non aveva rispettato il provvedimento. La notizia è stata riportata in breve sul sito Aosta Oggi.

Da Aosta a Bari

Un tunisino di 30 anni, con precedenti penali per rapina, da tempo circolante ad Aosta, è stato accompagnato dalla polizia al centro di espulsione di Bari.
Lo straniero aveva già a suo carico tre provvedimenti di espulsione e sette ordini del Questore di abbandonare il territorio nazionale.
Era stato multato anche di 11 mila euro per immigrazione clandestina (quel reato che doveva essere abolito, nelle intenzioni del Parlamento).

Aosta, bilancio del 2014

Anche la Questura di Aosta ha organizzato la conferenza stampa di fine anno per illustrare le attività svolte nel corso degli ultimi mesi.
I dati sono stati riportati dall’Agenzia Ansa (per ora sono visibili sul sito web della regione).
Per quanto riguarda gli accompagnamenti alla frontiera o ai Cie sarebbero solo 28, a fronte dei 73 dell’anno precedente.
L’Ansa non dà spiegazioni sui motivi, ma il sito Aosta Oggi, pur senza riportare i dati, scrive: “Sono drasticamente calati gli accompagnamenti ai Cie perché ormai saturi”.
In effetti in tutta Italia ne funzionano soltanto 5, e a capienza molto ridotta. Il Cie di Torino recentemente è stato segnalato con una ventina di reclusi, a fronte di circa 200 posti previsti in origine. Gran parte dei settori sono stati devastati nel corso delle rivolte.
Aosta Oggi segnala anche una diminuzione dei fogli di via emessi nel 2014 rispetto all’anno precedente, quando si era verificato un vero e proprio boom (per cause che il sito non spiega).
Il questore ha dichiarato che l’ordinamento penale italiano di fronte ai reati “non è eccellente”. Gli interventi svuotacarceri del governo e la depenalizzazione di alcuni reati “creano un effetto seduttivo verso la criminalità europea. Venire in Italia per delinquere è conveniente perché si rischia meno”.
L’ultimo reato segnalato risale alla notte di Natale, quando la polizia ha arrestato presso il traforo del Monte Bianco un ventitreenne egiziano, regolarmente soggiornate in Lombardia, mentre tentava di uscire dal territorio nazionale con 6 siriani clandestini.
“L’uomo li stava portando alcuni in Svizzera e altri in Francia, favorendo così la loro illecita immigrazione nell’area Shengen”, scriveva la Questura a Natale.
Per giunta, l’arrestato era alla guida senza avere mai conseguito la patente italiana.
Al proprietario dell’auto è stato contestato il reato in “incauto affidamento”.
La questura non specifica che ne è stato dei siriani che erano a bordo.