Brindisi, dal Cpr al carcere. Basilicata, arrestato un macedone

Due tunisini trattenuti presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Brindisi Restinco sono stati portati in carcere. Uno deve scontare una pena di 8 anni di reclusione per “reati in tema di stupefacenti” risalenti al 2002, secondo quanto scrive Brindisi Oggi (16 anni fa?!?).
L’altro è accusato di avere spacciato droga a Piacenza l’anno scorso.
In un altro Cpr, quello di Palazzo San Gervasio, Potenza, Basilicata, un macedone è stato arrestato “per terrorismo internazionale”, dicono i mass media. “Si addestrava da terrorista”, titola il sito del Giornale. In realtà le prove contro di lui sono video di propaganda trovati sul suo profilo Facebook, e la presenza di droni e abiti militari in casa.
Sembra che lo straniero si trovasse al Cpr dalla fine di aprile (oltre due mesi).
Il sito Basilicata 24 pubblica un comunicato attribuito alla Lega in cui si dice: “Stiamo mettendo a posto una serie di questioni per dare la giusta funzionalità al Cpr lucano”, ma non si spiega né quale sarebbe il problema, né quali sarebbero le soluzioni proposte. Tanto per scrivere qualcosa.

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