Milano, accordo per via Corelli

L’assessore al Welfare del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino ha annunciato tramite Facebook di avere finalmente siglato l’accordo con Prefettura e Ministero dell’Interno “per trasformare sin dai prossimi giorni, per alcuni mesi, lo spazio del Cie di via Corelli in centro di accoglienza per i profughi siriani ed eritrei”.
“L’idea di sostituire la logica della segregazione con quella dell’accoglienza mi piace assai”, ha scritto l’assessore.
Il profilo di Majorino non è accessibile ai non iscritti a Facebook (quindi i suoi contenuti non finiscono nei motori di ricerca). Il sito web del Giorno ha ripreso il comunicato, aggiungendoci l’informazione che la struttura “era chiusa da alcuni mesi per lavori di ristrutturazione. La richiesta di trasformarla in centro di accoglienza era arrivata nei mesi scorsi proprio da Palazzo Marino”.
Quello che né il sito né l’assessore ricordano è che il centro di accoglienza doveva aprire all’inizio di settembre.
Nessuno spiega quali sono i motivi del ritardo.
Già a luglio scorso si parlava della nuova destinazione del centro di espulsione, chiuso dall’inizio del 2014. Nel corso di questi mesi si sono svolti al suo interno dei consistenti lavori di ristrutturazione.
I commenti arrivati su Facebook al comunicato di Majorino sono in gran parte positivi. Un utente però scrive, a proposito dei profughi: “E se ne arrivano diecimila? C’è spazio per tutti?”. Domanda che al momento resta senza risposta.

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